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Deglutizione Atipica e bambini: mio figlio e quel dito in bocca

Deglutizione Atipica e bambini: mio figlio e quel dito in bocca

Ciao Mamma, Ciao Papà!

“Adesso voglio farti una domanda: a te non sembra strano che tuo figlio, tua figlia, durante la giornata o prima di addormentarsi, abbia sempre quel dito in bocca? Magari durante l’ allattamento nel passaggio allo svezzamento oppure a seguito del distaccamento dal ciuccio.. tanto sudato e combattuto!

Una Deglutizione atipica o deviata, con forte spinta linguale anteriore, comporta alterazioni di tutto il sistema corpo da un punto di vista posturologico che, nel tempo, genera l’ instaurarsi di schemi posturali scorretti e svantaggiosi per l’ individuo. Trattando il bambino preventivamente, in età evolutiva, si evitano del tutto o riducono quelli che saranno gli esiti dannosi di tale deglutizione sul suo stato di salute da adulto.”

Mi presento..
Sono la Dott.ssa Campagna, ma preferisco tu mi chiami Alessia. Lavoro e vivo a Roma, città che nel tempo mi ha accolto tra le sue braccia. Lascio all’ età di 19 anni Formia, il mio Golfo, per intraprendere la carriera Universitaria.

All’ età di 23 anni arriva il mio primo grande traguardo laureandomi in Fisioterapia presso La Sapienza con 110/110 e lode. Susseguono anni di Master e numerosi corsi di specializzazione tra cui il corso di “terapia miofunzionale posturologica”, fino ad allora nessuno mi aveva mai parlato di questa correlazione lingua/postura.

Da qui inizia a cambiare il mio punto di vista in ambito di postura e non solo. Fino al giorno in cui decido di iscrivermi alla scuola di Osteopatia Chinesis I.F.O.P di Roma. Da quel momento tutto prese un sapore diverso.

Non solo lingua, deglutizione, ma tutto il sistema corpo, mente e spirito entrano in gioco in un discorso di postura interna e postura esterna.
Questo articolo ha come unico scopo quello di divulgare, di fare informazione.

Tu genitore lo avresti mai detto che dalla tua lingua, dalla tua deglutizione atipica NON TRATTATA deriva, ad esempio, il tuo mal di schiena? Dopo la lettura di questo articolo non dico che lo darai per certo (..anche perché trattandosi di corpo, mente e spirito nulla è certo!), ma inizierai a pensare e dire.. “perché continuare a star male, quando posso rivolgermi ad uno specialista per una valutazione posturale a 360° ed individuare la causa del mio dolore?”

dito in bocca e deglutizione atipica nei bambini

Oggi parliamo di Bambini e Deglutizione: quali sono i segni, quali i sintomi e le cause di una Deglutizione Atipica

I bambini rappresentano caratteristiche anatomiche e funzionali diverse dall’ adulto. La deglutizione segue tappe evolutive ben precise che sono in stretta relazione con età, grado di sviluppo neuromuscolare e maturazione cognitiva del bambino come avviene anche per altre abilità (sviluppo psicomotorio e linguistico).

Suzione e Allattamento

Nella fase fetale attorno all’ undicesima settimana di vita intrauterina, il feto inizia i primi atti deglutitori, riuscendo ad ingoiare fino a due litri di liquido amniotico al giorno. Tra la dodicesima e la ventiquattresima settimana gestazionale, inizia la suzione ovvero a 5 mesi è in grado di succhiarsi il pollice.

Questi atti non hanno valore nutrizionale, ma sono propedeutici ad un successivo sviluppo. Durante l’ allattamento al seno, il bambino ricerca, con le labbra, il capezzolo materno e lo succhia esercitando una pressione con le guance e la lingua. La lingua riempie completamente la bocca posizionandosi tra i processi alveolari dell’osso mascellare superiore e della mandibola.

La contrazione delle labbra e delle guance tra la lingua e il capezzolo assicurano un buon sigillo labiale intorno all’ areola impedendo la fuoriuscita del liquido.

Nell’atto di succhiare, il capezzolo viene
compresso contro il palato duro dal movimento di elevazione della mandibola che sollevandosi spinge verso l’ alto l’apice linguale.
Lo schizzo di latte, così succhiato, passa dal seno al palato e poi nella parte posteriore della lingua, che con un movimento ad onda in direzione antero-posteriore, porta il liquido verso l’ipofaringe dove innesca il riflesso della deglutizione.

Durante la suzione la lingua esercita un’ azione di pistone aspirante e determina una pressione intraorale negativa ed in questo modo permette l’ aspirazione del latte. L’ aumento del vuoto intrabuccale, determinato dall’abbassamento della mandibola favorisce l’ accumulo del bolo in un serbatoio posteriore.

Dopo un certo numero di suzioni (in media ogni 2/ 7 poppate) il latte che si è raccolto nella bocca viene deglutito. Inizialmente il susseguirsi dei movimenti di suzione è precipitoso e si regolarizza, diventando ritmico nel corso della poppata coordinandosi alla complessa articolazione dei movimenti legati alla suzione/ deglutizione e interponendosi tra un atto deglutitorio e un altro. Durante questa fase il bambino può respirare per via nasale ed insieme al latte deglutisce anche l’ aria.

deglutizione atipica

Quando la madre non può allattare il proprio figlio al seno si dovrà ricorrere all’ allattamento artificiale per mezzo di biberon. In questo caso l’ atteggiamento muscolare del bambino cambia per adattarsi alla nuova dinamica di suzione. Il sigillo labiale viene garantito dalla conformazione stessa della tettarella che, riempiendo il cavo orale, disloca all’ indietro la lingua e la mandibola.

Il latte, in base alla dimensione e alla forma della tettarella artificiale e del suo foro, defluisce nella bocca a cascata, per semplice gravità richiedendo al neonato un minor sforzo della muscolatura periorale. Controllare il flusso del latte dal biberon non è sempre semplice quindi se da una parte è vero che il bambino compie meno sforzo durante la suzione, dall’altra si ritroverà molto in fretta ad imparare a regolarne il getto con dei movimenti della lingua. 

Quando si beve con il biberon si deve avere una posizione corretta del capo che deve risultare più sollevato rispetto al resto del corpo. I movimenti necessari all’ allattamento, oltre che alla nutrizione, sono funzionali a rafforzare e tonificare la muscolatura orale del bambino per renderla pronta, con la crescita dei denti, a passare gradualmente all’ alimentazione con cucchiaio fino a completo svezzamento. 

L’ allattamento al seno e/o al biberon dura circa 1 anno. I cambiamenti nello sviluppo psicomotorio e linguistico, a cui si assiste dopo il 6° mese di vita (controllo della posizione seduta, comparsa del babbling, ecc..) unitamente alle nuove esperienze sensoriali gustative, olfattive e ai nuovi cambiamenti morfologici (eruzione dei denti, abbassamento della laringe e dell’osso ioide e allargamento della faringe) porteranno il bambino ad uni schema motorio sempre più vicino a quello dell’adulto. In questo periodo si modifica anche la modalità di succhiare e la lingua , insieme alle aumentate dimensioni della cavità orale, assume un movimento supero- inferiore.

Fra i 3 e i 6 anni di età arriva la maturazione completa degli schemi motori della masticazione e a 6 anni la fase orale assume le caratteristiche di quella adulta. Durante questo passaggio si troveranno delle forme transitorie di deglutizione mista. Questa deglutizione mista può durare anche oltre questa età, in funzione del tipo di alimentazione, dell’ adeguata crescita cranio-facciale, della dentizione, della presenza o meno di abitudini orali viziate e della maturazione globale (psicomotoria, affettivo- relazionale e cognitiva).

dito in bocca fa bene?

Si parla di Deglutizione Atipica quando si assiste al permanere di uno schema motorio infantile anche dopo l’ eruzione di tutti i denti. Si può trovare anche un alterato comportamento neuromuscolare negli adulti, in quanto la funzione deglutitoria è correlata anche alla maturazione dell’apparato stomato-gnatico. Nella deglutizione atipica la lingua non esercita la pressione sulle rughe palatine, bensì effettua una spinta anteriore sulle superficie linguali e palatine dei denti. 

Le arcate dentali sono serrate oppure la lingua può interporsi tra le arcate dentali che risultano aperte. La lingua grazie alla motilità e alla modificazione della sua forma è coinvolta in diverse funzioni: assunzione, masticazione e deglutizione degli alimenti, respirazione, articolazione dei suoni linguistici ed è considerata la matrice funzionale del cavo orale. 

Inoltre essa appartiene ad una catena detta antero-linguale del nostro corpo che scopriremo essere di fondamentale importanza per disturbi non solo strutturali, ma anche viscerali, craniali e fasciali.

All’ esame obiettivo, il bambino che non ha raggiunto uno schema deglutitorio maturo mostra a riposo una postura della lingua bassa o interposta; a volte si evidenzia un frenulo linguale corto. Si presenta un palato spesso ogivale e con delle rugosità su tutta la volta, in quanto la lingua non poggiando sul palato non le spiana.

Si possono osservare inoltre: respirazione orale, malocclusione e/o malposizioni dentarie, difetti
posturali della colonna vertebrale, disturbi visivi, dislalie e disfonie.

PER TUTTE QUESTE PROBLEMATICHE, LA DIAGNOSI DI DEGLUTIZIONE ATIPICA DEVE ESSERE UNA DIAGNOSI MULTIDISCIPLINARE CHE VEDE COINVOLTI DIVERSI SPECIALISTI IN UN’ OTTICA DI GLOBALITÀ.

Le cause legate all’ eziologia della deglutizione atipica sono diverse, alcune legate ad errori dietetici, stili alimentari, e abitudini errate, altre invece sono di origine ereditaria, genetica o generate da specifiche patologie.

Tra gli errori dietetici le cause più frequenti sono legate ad uno svezzamento ritardato, all’ uso prolungato del biberon, o ad una dieta povera di cibi “duri da masticare”.

Ricordiamo che lo svezzamento inizia attorno al 5° mese e termina attorno all’ anno di età e prolungare l’ uso del biberon dopo il 12° mese rappresenta un fattore negativo per lo sviluppo della muscolatura oro- facciale e dell’ osso mascellare. In caso di allattamento artificiale si dovrebbe avere cura di scegliere tettarelle anatomiche che simulino al meglio la forma del capezzolo materno. Ad esempio tettarelle troppo grandi schiacciano la lingua in basso, mentre un foto troppo largo non stimola lo sforzo muscolare richiesto dalla suzione, in quanto il liquido defluisce nel cavo orale per la forza di gravità.

Clinicamente i bambini che fanno un uso prolungato del Biberon sviluppano un’ incompetenza labiale con prochelia del labbro inferiore e labbro superiore corto, presentando la caratteristica bocca da biberon.
Le abitudini viziate del succhiamento del dito, del ciuccio, del labbro, delle guance, della lingua o di altri corpi estranei vanno a modificare la posizione linguale e la struttura delle arcate dentarie, portando ad una mal occlusione e deglutizione atipica. Se queste abitudini si eliminano entro i 3/ anni di età, le alterazioni sono quasi totalmente reversibili.

Tra le anomalie posturali della lingua va segnalata l’ interposizione linguale, in quanto è spesso causa di alterazioni a carico del LINGUAGGIO soprattutto per la corretta articolazione dei fonemi “S” e “Z”.
Tra le cause di deglutizione atipica va ricordato l’ ipotono muscolare e le disfunzioni neuromotorie come nella Sindrome di Down.

deglutizione atipica nei bambini

Possono causare deglutizione atipica anche le dismorfosi dell’ apparato stomatognatico come frenulo linguale corto o anchilosi linguale, agenesi dentale, ritardo di eruzione dei denti, carie nei denti da latte, traumatismi, ecc..

Infine è importante ricordare tutte le patologie frequenti nei bambini come ipertrofia adenoidea, le tonsilliti, la disfunzione tubarica, la deviazione del setto nasale e le allergie che conducono ad una respirazione orale.
Disturbi e disfunzioni riconducibili alla respirazione orale più facilmente intuibili sono una maggior facilità a contrarre le malattie come raffreddori, otiti, tonsilliti, adenoidi, asma, allergie, intolleranze alimentari, dermatiti ed eczemi periorali.
Possono essere riferiti anche una maggior predisposizione al mal d’ auto e una maggior frequenza di problemi intestinali come coliti o stitichezza. La digestione appare più lenta e faticosa in quanto i bambini masticano con la bocca aperta ingerendo aria durante l’ alimentazione.

La qualità del sonno subisce un peggioramento: il bambino può svegliarsi più volte per problemi di “gola secca”. Spesso i genitori riferiscono russamento notturno. Nei casi più importanti si verificano le apnee notturne, tutte situazioni da non sottovalutare. Esse rallentano l’ ossigenazione del sangue ed il loro protrarsi determina un senso di soffocamento che porta il bambino a svegliarsi di soprassalto.

Un sonno così disturbato impedisce il riposo profondo ed è causa di importanti disturbi comportamentali come irrequietezza, ansia, calo di concentrazione ed attenzione, iperattività e difficoltà di apprendimento.
Altri danni di minor intuibilità, ma non minor importanza, conseguenti una respirazione orale sono riconducibili ad alterazioni dello sviluppo cranio- maxillo- facciale dovute ad un anomalo posizionamento della mandibola.
Quando parliamo di disturbi e disfunzioni riconducibili alle abitudini viziate parliamo di Parafunzioni, ovvero attività orali ripetute nel tempo e non finalizzate ad uno scopo. Costituiscono esempi tipici morsicarsi le labbra e succhiarsi il dito. In altri casi la parafunzione è più subdola come nel caso di un bruxismo notturno.

Suzione del dito

Il vizio orale più comune è il succhiamento del pollice.

Succhiare è rassicurante e rilassante, il più delle volte non è in relazione con lo stimolo della fame, ma rappresenta un atto consolatorio sostitutivo al seno materno che permette al bambino di auto consolarsi quando la madre non può soddisfarlo. Succhiare il pollice allenta le tensioni e risulta essere un antidoto alla paura e al senso di solitudine. Questa abitudine deve essere abbandonata entro i 3 anni di età in seguito alla comparsa dei denti decidui. Se si protrae oltre questo periodo compromette il corretto sviluppo dell’ apparato stomatognatico che influenzerà la crescita del bambino anche da un punto di vista posturale. Le forze esercitate in questi distretti conducono alla formazione di un palato ogivale, un morso aperto anteriore e un morso incrociato mono o bilaterale. Durante la suzione il dito preme contro il palato, mentre la mano poggia sulla mandibola. Così facendo le labbra non svilupperanno un’ adeguata competenza labiale.

Uso del ciuccio

L’ uso del ciuccio è un argomento controverso capace di scatenare grandi dibattiti circa i rischi e gli eventuali effetti benefici derivanti dall’ utilizzo. La cosa certa è che l’ uso del ciuccio durante la dentizione porta il bambino a sviluppare mal occlusione.

Pertanto è consigliabile per i genitori provvedere a disabituare il proprio figlio all’ uso del ciuccio il prima possibile, onde evitare l’ istaurarsi di un’ abitudine viziata. Le alterazioni occlusali che si possono riscontrare sono molto simile a quelle della suzione del dito. 

Bruxismo

È una parafunzione che consiste nel stringere i denti oppure nel digrignarli. Di giorno si manifesta di più un bruxismo statico, nel caso di serramento dentale, ed, invece, durante la notte abbiamo un bruxismo dinamico nel caso di digrignamento.

Il bruxismo notturno oltre ad essere responsabile di cefalee e dolori muscolari presenti al risveglio produce abrasione e sensibilità dentaria. La causa è incerta e viene ricondotta a più fattori: ereditarietà, carenze nutrizionali, squilibri enzimatici, disturbi del sistema endocrino ed allergie. Spesso l’ elemento scatenante questa parafunzione è riconducibile ad uno stato ansioso e di stress. Le parafunzioni legate a nevrosi infantili tendono a risolversi spontaneamente, se ciò non accade occorre rivolgersi ad uno specialista.

Le fonti per ricavare materiale utile allo svolgimento di tale articolo sono diverse, tra queste cito la più importante “Manuale teorico pratico di terapia miofunzionale metodo Bertarini”: un libro di facile comprensione, scritto per professionisti sanitari e dell ambito medico in generale.

Se questo articolo ti ha incuriosito e ti piacerebbe approfondire questo discorso, puoi trovarmi presso “Studio CAMPAGNA” Osteopatia- Fisioterapia- Medicina Integrata a Roma in Viale G. Marconi 145 dove di giorno lavoro e di notte studio. (Quando dormo? Mai!).

Puoi contattarmi al numero 329 5719946 o via email per fissare la tua valutazione posturale gratuita.

Cosa fa un bambino nel mio Studio?

Ma è ovvio, GIOCA!! Ci si diverte!! Impariamo a fare le linguacce.. e tanto altro!!

Integriamo conoscenze fisioterapiche ed osteopatiche collaborando esternamente con figure che si occupano di logopedia, nutrizione, ortodonzia, ortottica e svariate figure mediche, al fine di trattare i nostri pazienti in una visione più globale possibile.

Ti aspetto con piacere
Dott.ssa Alessia Campagna

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