Medicina Integrata per il Benessere della Persona

Nutrizione

Una sana alimentazione come stile di vita.
La parola “dieta” deriva dal greco “daita” e non va intesa nel senso restrittivo e negativo ormai troppo comunemente attribuitole, ma significa
“stile di vita”.

La corretta alimentazione è fondamentale per una buona qualità di vita e per invecchiare bene. La salute, infatti, si conquista e si conserva soprattutto a tavola, imparando sin da bambini le regole del mangiare sano.

Come ti può aiutare il nutrizionista?

Il nutrizionista insegna ad adottare abitudini alimentari corrette adeguandole alle esigenze e ai diversi stili di vita, interviene per aiutare coloro che desiderino mantenere un buono stato di salute o che vogliano prevenire l’insorgenza o migliorare l’evoluzione di malattie correlate ad una alimentazione non equilibrata come sovrappeso, obesità, ipertensione, diabete, dislipidemie, ecc.

Tra gli strumenti di cui si avvale il nutrizionista, ci sono il diario alimentare utile per capire come si articola l’alimentazione del soggetto durante la giornata e i progressi fatti seguendo il piano alimentare, e l’analisi impedenziometrica con cui è possibile determinare la composizione corporea e monitorare le variazioni dei diversi compartimenti (massa grassa e massa magra).

Logopedia

Chi è la logopedista?

E’ la Professionista Sanitaria formata a livello universitario tramite il Corso di Laurea di primo livello in Logopedia, regolarmente iscritta all’ordine nazionale dei TSRM PSTRP “federazione nazionale ordini dei TSRM e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione”.

La logopedia (dalle parole greche logos “discorso” e paideia “educazione”) si occupa dello studio, della prevenzione, della valutazione e della cura delle patologie e dei disturbi della voce, del linguaggio, della comunicazione, della deglutizione e dei disturbi cognitivi connessi (relativi, ad esempio, all’attenzione, alla memoria e all’apprendimento…).

La Logopedista si occupa dei disturbi fonetici e dei disturbi evolutivi del linguaggio, ossia degli errori di pronuncia, del ritardo o della distorsione delle tappe di acquisizione del linguaggio; dei disturbi specifici di apprendimento cioè delle difficoltà a leggere, scrivere o contare (dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia) e a dire e/o costruire correttamente la frase; delle balbuzie, cioè quando parlando ci si “inceppa” o non si riesce a parlare in modo “sciolto”.

Queste difficoltà possono essere presenti in bambini bilingue, in soggetti iperattivi, con difficoltà nella relazione, con inadeguatezza socio-culturale, bambini sordi, con sindromi genetiche (es. Sindrome di Down) o con persone autistiche.

Alcune difficoltà di comunicazione, linguaggio e articolazione possono verificarsi anche in età adulta o involutiva in seguito a ictus, traumi cranici, malattie neurologiche o degenerative (malattia di Parkinson, sclerosi multipla etc.); queste sono ad esempio l’afasia, la disartria, la demenza, i disturbi cognitivo-comunicativi.

La Logopedista inoltre affronta anche problemi di voce come la disfonia, cioè quando la voce manca, è debole o è rauca per qualsiasi motivo; delle difficoltà di deglutizione come la disfagia derivata da danni neurologici, traumatici, da alterazioni delle strutture della bocca, etc. e della deglutizione disfunzionale, una deglutizione ‘infantile’ in cui la lingua spinge contro i denti.

Psicologia e Psicoterapia

La psicoterapia è un percorso che, a partire da una richiesta di aiuto, si occupa essenzialmente di:

  • comprendere il motivo della richiesta, che può avere a che fare con un sintomo specifico, un disagio nella vita quotidiana (familiare, lavorativa, scolastica…), una relazione problematica, un evento negativo (separazione, licenziamento, incidenti, lutti, traumi…) ecc;
  • analizzare e comprendere le cause del proprio malessere;
  • lavorare sulla conoscenza e consapevolezza di sé, dei propri limiti e delle proprie risorse per superare la situazione che crea sofferenza ed evitare che questa si riproponga in futuro.

La psicoterapia ha diversi approcci, scientificamente validi, che si focalizzano su aspetti e tecniche diversi, alcuni possono trovarsi meglio con uno piuttosto che con un altro, l’importante è che, affinché la terapia funzioni, si instauri una relazione di fiducia con il proprio terapeuta per poter lavorare insieme verso l’obiettivo concordato, ovvero ristabilire il benessere della persona.

Lo psicoterapeuta non è un amico con cui sfogarsi o a cui chiedere consigli, non dà farmaci e non è uno “strizzacervelli”.
E’ un professionista che, attraverso la sua competenza e la sua esperienza, è in grado di dare un aiuto specifico a chi lo richiede.

Chi può farsi seguire da uno psicoterapeuta?

La psicoterapia non è rivolta a qualcuno in particolare, tutti invece possono rivolgersi ad uno psicoterapeuta in un momento della propria vita in cui ne sentono il bisogno.

Andare in psicoterapia non vuol dire essere matti!

Adulti, coppie, genitori, giovani, adolescenti o bambini possono giovare di un percorso di psicoterapia per superare anche una fase temporanea di disagio ed evitare che questo si cristallizzi e peggiori nel tempo.

Perché un altro professionista dovrebbe consigliarmi una psicoterapia?

Perché la mente e il corpo non sono due cose separate.

La persona è un tutt’uno e può capitare che un sintomo fisico, cognitivo, linguistico, motorio, sia la causa o la conseguenza o sia accompagnato da un malessere psicologico.
Integrare le prospettive aiuta ad affrontare il problema da più punti di vista, risolverlo più in fretta ed evitare che si ripresenti.

Ostetricia

L’ostetrica è una professionista sanitaria che, in possesso della Laurea in Ostetricia, ha superato l’Esame di stato abilitante alla professione ed è iscritta al collegio professionale di competenza.

L’ostetrica è la professionista responsabile dell’assistenza in ambito ostetrico, ginecologico e neonatale e la sua cura è rivolta alle donne, alle coppie, alle famiglie, ai neonati e ai bambini, alla comunità. L’ostetrica opera nella fisiologia in completa autonomia e responsabilità, e collabora con altri professionisti della salute in caso di necessità, integrandosi nel lavoro di équipe.

L’ostetrica promuove la salute femminile in ogni età, assistendo la donna nella completezza del suo ciclo vitale: nascita, infanzia, adolescenza, periodo fertile, gravidanza, parto, puerperio, menopausa e climaterio.

Si impegna a promuovere la salute globale e riproduttiva della persona, fornendo informazioni corrette e personalizzate rispetto agli stili di vita e ai temi della sessualità, della riproduzione, della contraccezione e della prevenzione dei tumori della sfera genitale.

Garantisce e promuove la continuità assistenziale nel percorso di maternità, assiste autonomamente gravidanza, travaglio e parto fisiologici, si prende cura della salute del neonato dopo la nascita e per tutto il primo anno di vita, promuove l’allattamento al seno e sostiene il ruolo genitoriale.

Come lavora una ostetrica: strumenti e conoscenze

L’ostetrica opera rispettando la dignità e la libertà della persona promuovendone la consapevolezza.

Il comportamento dell’ostetrica si fonda sul rispetto dei diritti umani universali, dei principi di etica clinica e dei principi deontologici della professione, al fine di garantire l’appropriatezza, l’equità e la sicurezza delle cure.

L’ostetrica cura con assiduità il proprio aggiornamento professionale scientifico e tecnico.
Prima di intraprendere sulla persona qualsiasi atto professionale, l’ostetrica garantisce l’adeguata informazione al fine di ottenere il consenso informato, sulla base di una vera e propria alleanza terapeutica con la persona.

TNPEE

Chi è il Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva? 

Il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva (TNPEE) è quella figura professionale
sanitaria che, in possesso di diploma universitario abilitante, svolge interventi diretti alla
prevenzione, alla valutazione e alla riabilitazione dei soggetti in età evolutiva, avendo come
obiettivo primario la promozione di uno sviluppo equilibrato e armonico del bambino nella fascia d’età compresa tra 0 e 18 anni.

Tali interventi sono rivolti a bambini in età evolutiva con le seguenti caratteristiche:

• disturbi neurologici, sensoriali, neuromotori
• disturbi dello sviluppo (ritardo psicomotorio, iperattività, disturbi
dell’attenzione)
• disturbi dello spettro autistico
• disturbi comportamentali e problematiche emotive
• sindromi genetiche
• disturbi dell’apprendimento
• disturbi della coordinazione motoria

L’intervento si suddivide in 3 fasi:

1. Colloquio iniziale: la prima fase è dedicata alla raccolta delle informazioni riguardanti lo sviluppo del bambino e le difficoltà osservate e/o segnalate, in presenza del genitore.
2. Valutazione Neuropsicomotoria: la seconda fase è composta da 2-4 sedute in cui si osserva il bambino, si somministrano test e protocolli utili ad indagare la presenza di difficoltà o carenze nelle diverse aree dello sviluppo e a stilare un progetto riabilitativo personalizzato.
3. Trattamento Neuropsicomotorio: a conclusione della seconda fase viene effettuata una restituzione ai genitori nella quale emergeranno gli obiettivi sui quali fondare il trattamento riabilitativo personalizzato. La durata e frequenza dei cicli dipenderanno dal disturbo e dagli obiettivi da raggiungere e potranno essere individuali o di gruppo.

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